ERIKA VANZIN
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Scrivi ogni giorno

31/3/2020

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Una volta leggevo un’intervista di un autore non tanto famoso ma che aveva scritto qualcosa come più di centocinquanta libri nella sua carriera. Non era uno dei nomi altisonanti che tutti conosciamo ma aveva un buon seguito tra gli amanti del fantasy. Una delle domande che gli è stata fatta era se aveva un consiglio per chi voleva cimentarsi in questo lavoro e la sua risposta è stata molto semplice: scrivete ogni giorno.
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Photo by Green Chameleon on Unsplash
​Subito ho pensato “che diavolo di consiglio è? Se hai la possibilità di dare un solo consiglio nella tua vita, davvero vuoi essere ricordato per qualcosa di così banale?” Ho accantonato quell’intervista e sono andata avanti con la mia vita, un po’ delusa che non mi avesse lasciato proprio niente. In un angolo del mio cervello, però, quel consiglio è rimasto a tormentarmi come qualcosa che ho cominciato ma non ho mai finito.
Un pomeriggio di quella stessa settimana mi sono seduta davanti al computer per continuare la stesura del mio primo romanzo, ritrovandomi a fissare per ore la pagina bianca. Presa dallo sconforto, mi sono ritrovata a pensare a quel consiglio, così mi sono messa a contare quanti capitoli avessi scritto fino a quel momento e quanti me ne restavano da scrivere. Facendo un po’ di conti, mi sono resa conto che, se mi mettevo a scrivere ogni giorno almeno 2500 parole, avrei finito il mio romanzo in sei settimane o poco più.
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Photo by Júnior Ferreira on Unsplash
​La realizzazione mi ha colpita come uno schiaffo in pieno viso. Quel consiglio che mi è sembrato così banale, era la chiave per finire davvero il romanzo. Mi sono resa conto che non era tanto il fatto di mettersi ogni giorno davanti al computer, ma di entrare nella mentalità di farlo come lavoro. Sedersi ogni giorno davanti al computer significa trovare la forza mentale di mettere il tuo romanzo nero su bianco.

​Essere scrittori non significa scrivere quando si ha l’ispirazione, o per lo meno non come siamo abituati a pensare. Si scrive, certo, seguendo la propria ispirazione, ma quella dovrebbe guidare la stesura della traccia del romanzo, darci le idee per tirare fuori la storia migliore, ma quando effettivamente ci si ritrova a scrivere quella storia, allora quello diventa il nostro lavoro. Bisogna sedersi davanti al pc e scrivere ogni giorno la storia che l’ispirazione ci ha permesso di progettare.

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    Moglie, zia orgogliosa, immigrata, autrice di 15+ romanzi, fervida sostenitrice del “be kind”, amante delle piante ma riesce a ucciderle in meno di una settimana.

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