ERIKA VANZIN
  • Home
  • Novità
  • Libri
    • Roadies Series
    • Stanford Series
    • London Series
    • NAR Autoconclusivi
  • Gadget
  • Into the Book
  • Newsletter
  • Biografia

Fama e privacy

14/5/2020

0 Comments

 
Foto
Il primo capitolo del libro “Resta con me” della London series parla di come Joshua incontra uno dei suoi attori preferiti, casualmente, in uno skatepark. Quel primo capitolo, a parte il finale che serve da aggancio al resto della storia, ricorda in maniera molto romanzata come ho incontrato un attore che stimo molto in uno skatepark di Londra. Perché ho voluto scrivere quella storia? Il motivo è perché ho voluto raccontare di un incontro che per me è stato importante ma allo stesso tempo surreale.
Foto
Photo by Hello I'm Nik 🎞 on Unsplash
​Io ho avuto la fortuna di incontrare una persona famosa, che ammiro e stimo, in diverse occasioni quando ho vissuto a Londra, soprattutto a concerti di band che piacciono ad entrambe. Quello che più mi ha colpito, però, di tutta la situazione, a parte la sua giusta diffidenza, è il fatto che c’erano diverse persone appostate per lui ogni volta che lo incontravo. Sempre le solite tre o quattro facce, sempre con un telefono puntato verso di lui a riprendere ogni singola mossa. Inizialmente pensavo fosse un caso, poi ho notato che erano sistematicamente appostate a ogni concerto e dello spettacolo gliene importava poco o niente. Ho iniziato a incontrarle anche fuori dal teatro in cui lavorava in quel periodo (io lavoravo in uno stabile poco distante), sempre con i soliti telefoni e nessun accenno di fare conversazione.
Foto
Photo by Mitchell Luo on Unsplash
​La cosa mi ha fatto riflettere su un’abitudine che ho visto diffondersi esponenzialmente con la diffusione degli smartphone e i social network: l’andare a caccia e pedinare i propri idoli, per filmarli, avere un pezzo della loro vita da portarsi a casa ma senza interagire. Le groupies ci sono sempre state fin da quando esistono i gruppi rock, è vero, però una volta l’intenzione era ben chiara: conoscere i membri della band e, perché no, intrattenere qualche rapporto più approfondito. Al giorno d’oggi si prediligono filmati da poter postare sui social senza un vero e proprio contatto con la persona che si stima o si vorrebbe conoscere.
​Mentre le abitudini con gli anni cambiano, cambia con loro, però, anche la privacy delle persone cosiddette famose. Una volta era più difficile scovare dove cantanti e attori fossero nella loro vita privata. Non si sapeva che locali frequentassero e se volevano rimanere distanti dalla vita mondana, bastava loro evitare i posti noti dove si appostavano i paparazzi. Al giorno d’oggi non è più così. Se un attore fa sapere di essere a un determinato concerto o evento che non ha nulla a che vedere con il suo lavoro, si espone al fatto di ritrovarsi potenzialmente con un’orda di fan che lo attendono all’uscita. Molti si ritrovano assediati senza volerlo, quando qualcuno degli avventori dello stesso locale fotografa e condivide a livello mondiale la sua posizione in quel determinato istante.
Foto
Photo by NordWood Themes on Unsplash
​Mi sono sentita spesso ripetere, più che altro come giustificazione a certi comportamenti da parte dei fans, che se sei un personaggio famoso devi anche accettare il fatto di essere riconosciuto. Questo è vero, ma fino a che punto si tratta di accettare la propria fama e dove comincia la violazione della privacy? Ci dimentichiamo troppo spesso, forse, che attori, cantanti, personaggi pubblici, sono persone. Il fatto che facciano un lavoro che li espone mediaticamente, non significa dare automaticamente diritto a tutti di condividere la loro vita privata. Se una persona partecipa a un evento lavorativo, far girare un filmato su quella persona fa parte del suo lavoro e della sua immagine pubblica; far girare foto o un filmato che lo riprende mentre fa la spesa al supermercato, non lo è.
Foto
Photo by Marten Bjork on Unsplash
​Mi sono sempre infastidita quando qualcuno posta qualcosa sulla mia vita privata sui social network senza che mi abbia chiesto il permesso. È la mia vita e voglio poter decidere cosa far vedere, o meno, a chi non conosco personalmente. Dovrebbe essere nuova norma trattare nello stesso modo anche le persone famose. I social network hanno accorciato le distanze tra le persone, in tutti i sensi. Alcune persone che “conosciamo” sui social, ci sembrano amici da una vita, quando invece non li abbiamo mai incontrati personalmente. Di quelle persone, però, conosciamo solo ciò che loro decidono di mettere online, il resto della loro vita privata rimane tale anche se li sentiamo vicini.
​La stessa cosa capita anche con i personaggi famosi: ci pare di conoscerli perché ci fanno vedere scorci della loro vita ma ci dimentichiamo spesso che non ci fanno entrare in tutte le stanze della loro casa. In realtà sono perfetti estranei ed è per questo che, come non ci permettiamo di invadere la privacy di un perfetto sconosciuto, non dovremmo farlo neppure con chi, sconosciuto, proprio non lo è.

Se non vuoi perderti gli approfondimenti sugli argomenti dei miei libri, iscriviti alla newsletter. Ne riceverai una a settimana, niente spam, promesso.
iscriviti alla newsletter
0 Comments



Leave a Reply.

    Back to English website

    Autore

    Moglie, zia orgogliosa, immigrata, autrice di 15+ romanzi, fervida sostenitrice del “be kind”, amante delle piante ma riesce a ucciderle in meno di una settimana.

    Seguimi su:

    Pagina Facebook
    Twitter
    Instagram
    Goodreads

    Archivi

    July 2020
    June 2020
    May 2020
    April 2020
    March 2020
    February 2020

    Categorie

    All
    La Giara Delle Imperfezioni
    London Series
    Roadies Series
    Stanford Series

    RSS Feed

Foto

Seguimi su:

Foto
Foto
Foto
Foto
Consulta la nostra Privacy Policy e Cookie Policy:
Privacy Policy
Cookie Policy
Copyright 2020-2022 Kind Writer LLC, tutti i diritti riservati.
  • Home
  • Novità
  • Libri
    • Roadies Series
    • Stanford Series
    • London Series
    • NAR Autoconclusivi
  • Gadget
  • Into the Book
  • Newsletter
  • Biografia