Nelle ultime settimane è salito alla ribalta della cronaca, una notizia che ha fatto accapponare la pelle a chiunque l’abbia letta. In un gruppo di Telegram, più di cinquantamila utenti (maschi) condividevano foto a sfondo sessuale e dati personali di ragazzine ignare di quello che stava succedendo. I commenti che ne venivano fuori erano a dir poco raccapriccianti, dipingendo la donna come carne da macello da scopare o, se reticente, violentare. Con questo post non voglio entrare nel merito dell’esistenza di questo gruppo, che spero vivamente porti gli utenti che vi partecipavano in un’aula di tribunale, ma volevo fare un ragionamento che parte da questa visione della donna. Ne “la giara delle imperfezioni” la madre di Daisy, e la protagonista di conseguenza, era considerata in paese come una prostituta per il semplice fatto che ha avuto una figlia fuori dal matrimonio, aggravato dal fatto che non ha mai detto il nome del padre. In un altro mio post precedente ho raccontato la storia della madre di Daisy, che si è sorbita le accuse della gente, pur avendo avuto uno solo uomo in vita sua. Non dieci o cinquanta, uno, eppure questo non ha fermato la gente dal mettere il naso nella sua vita sessuale.
La cosa che più mi ha fatta imbestialire, in tutto questo, è che tutti i commenti arrivano dalle donne. Non c’è un solo commento di un uomo.
Leggevo qualche anno fa (un paio, sto parlando del 2018, non del 1990) una ricerca che sosteneva che il 70% delle donne mente al marito riguardo al numero di partner che ha avuto prima di incontrare lui. La ragione riportata era molto semplice: le donne si vergognano e hanno paura di essere giudicate o addirittura lasciate dal marito stesso.
Questa differenza tra uomini e donne mi stava stretta e non la sopportavo a quindici anni e continua a starmi stretta e a infastidirmi a quaranta. La cosa che però mi fa completamente imbestialire è che tra i miei quindici e i quaranta anni, ne sono passati venticinque e la mentalità non è cambiata. Venticinque anni, significa che una nuova generazione è venuta al mondo e ancora stiamo insegnando ai nostri figli che donne e uomini non hanno gli stessi diritti, e le stesse libertà. Stiamo crescendo una nuova generazione di adulti dove gli uomini sono più liberi delle donne e lo stiamo facendo riversando vergogna su quelle donne che decidono di fregarsene della mentalità bigotta e che vivono in maniera libera la loro vita. Stiamo lottando per la parità di diritti tra uomini e donne nel campo lavorativo e non ci rendiamo conto che stiamo regredendo tra le mura domestiche. Grazie per aver letto fino alla fine questo articolo. Se ti piace avere maggiori informazioni riguardo ai miei libri, avere racconti gratis o semplicemente sbirciare nella mia vita qui a Seattle, puoi iscriverti alla mia newsletter settimanale. Niente spam, promesso.
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AutoreMoglie, zia orgogliosa, immigrata, autrice di 15+ romanzi, fervida sostenitrice del “be kind”, amante delle piante ma riesce a ucciderle in meno di una settimana. Seguimi su:Archivi
July 2020
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