ERIKA VANZIN
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Il valore di un VIP

16/7/2020

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Quanto vale la vita privata di un vip? Uno di quelli famosi che quando pronunci il suo nome, una buona fetta della popolazione mondiale sa di chi stai parlando. In Backstage Damian, il protagonista del libro, è un personaggio famoso inseguito dai paparazzi, ogni foto scattata ha un valore quando venduta a un giornale, ma come quantificano quanto pagare quella foto?
Durante la pandemia è successa una cosa strana: abbiamo visto che i vip adorano andare a prendere il caffè e fare la spesa. Non so se avete notato che nelle varie news “leggere” del feed del vostro telefono, pare che l’attore o il cantante di turno abbia improvvisamente riscoperto il piacere delle piccole cose, quelle che noi comuni mortali facciamo tutti i giorni. La verità è che con la pandemia e qualsiasi attività chiusa, anche i vip potevano uscire per una cosa soltanto: la spesa!
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Photo by Ethan Haddox on Unsplash
​Non è che improvvisamente gli attori abbiano scoperto il piacere di girare tra gli scaffali di un negozio o di camminare, è una cosa che facevano anche prima, solo che non era qualcosa che faceva notizia, o meglio, non portava clic sulla pagina che esponeva quello scatto. Le foto della vita privata di un attore hanno un valore se le persone cliccano sul link della notizia ed entrano nel sito, l’immagine serve a catturare l’attenzione della persona.
​Fate una prova. Andate su una delle notizie che vi compaiono sul feed del telefono, una di quelle in cui sembra che il caffè dell’attore di turno sia diventato un appuntamento scandaloso, cliccate sul link. Sorvolate sul fatto che la notizia è banale e in realtà fanno vedere solo le foto di lui che va a prendersi il caffè in pantaloni della tuta e normale t-shirt (come noi comuni mortali!); provate a prestare attenzione, però, a quante pubblicità ci sono dentro a quella singola pagina, quanti altri link a post di altri giornali di gossip compaiono. Ecco, quello è il valore della foto che il paparazzo ha scattato.
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Photo by Jon Tyson on Unsplash
​Mi spiego meglio. Se scatti la foto dell’attore fenomeno del momento che va a fare la spesa otterrai un certo numero di clic di gente interessata a perdere qualche minuto a leggere qualcosa di leggero. Se scatti una foto dello stesso attore che bacia una donna che non è sua moglie otterrai un numero ben maggiore di clic. Più scandalosa è la notizia, più clic ottieni sulla pagina, più soldi ci fai con la pubblicità, più ha valore quella foto.
​Il gossip ha un unico scopo: vendere pubblicità. Se un argomento fa scalpore, se un personaggio ultra-famoso fa qualche cavolata, tipo uscire ubriaco dal locale, tradire la metà legittima della coppia, arrabbiarsi con i paparazzi che lo seguono ossessivamente,  ecco che quello scatto aumenta di valore. Siamo noi, fruitori del gossip, che stabiliamo a quanto vendere quella foto scabrosa, perché siamo noi che clicchiamo sul link per andare a vedere la notizia.
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Photo by Dayne Topkin on Unsplash
​La vita privata di un personaggio famoso vale in base a quanto i siti/giornali riescono a guadagnare spiattellando i fatti suoi in prima pagina. Per questo motivo, spesso, non c’è nemmeno il rispetto degli spazi personali; si violano i confini della casa privata, dell’albergo in cui alloggia, della barca su cui ha deciso di trascorrere le vacanze, perché il costo di un’eventuale denuncia è inferiore al guadagno che nel frattempo si è ottenuto piazzando la foto in prima pagina sul sito. Se di punto in bianco le persone decidessero che non hanno più voglia di cliccare su quei link, quelle foto varrebbero esattamente zero.
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Photo by Jon Tyson on Unsplash
​I vip, d’altro canto, hanno imparato a sfruttare questo meccanismo a loro vantaggio; per mantenere l’attenzione su di loro e fare in modo di essere “l’argomento caldo” quando devono lanciare un progetto lavorativo, o chiamano direttamente i paparazzi, oppure frequentano i posti dove sanno che si appostano. È uno sfruttare a vicenda i clic che generano quando sono su quei siti. Clic che la gente comune ha il potere di dare o di togliere.

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    Moglie, zia orgogliosa, immigrata, autrice di 15+ romanzi, fervida sostenitrice del “be kind”, amante delle piante ma riesce a ucciderle in meno di una settimana.

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